Dopo la seconda metà del XVIII secolo, con le grandi rivoluzioni, nascono nuove sensibilità che creano una corrente storica nuova: il Preromanticismo. Questo movimento inizia a svilupparsi in Germania e in Francia ed è caratterizzato da irrazionalità, in contrapposizione all’Illuminismo e al Neoclassicismo. La ragione viene considerata insufficiente per la conoscenza del mondo.
Su questa linea, alla fine del secolo e per il corso del XIX, in tutta Europa si diffonde il Romanticismo. Questo movimento artistico e culturale è caratterizzato da emotività, immaginazione e spiritualità, in cui ogni artista afferma i propri caratteri individuali e il proprio modo di sentire. L’uomo non basta più a se stesso ma tende all’infinito.
Le caratteristiche principali dei dipinti romantici sono: il rapporto uomo-natura, il ritorno al passato medievale, l’ispirazione all’infinito e il senso di libertà e nazionalismo.
La bellezza della natura crea nell’uomo dei sentimenti contrastanti, grazie ai quali è possibile cogliere la bellezza: nasce il concetto di sublime. Nell’arte romantica l’artista cerca infatti di sublimare la natura, nel tentativo di ricreare una sensazione di pura bellezza, di infinito. Questo carattere del Romanticismo è perfettamente esemplificato nei dipinti di Caspar David Friedrich.
Il Romanticismo presenta però diverse sfaccettature, in base al territorio in cui si è sviluppato. In Inghilterra, con William Turner, e in Germania, con Friedrich, si tende ad aderire la corrente del sublime; in Francia vi è un romanticismo che guarda molto ai valori di libertà e di nazionalità, come quello dei dipinti di Delacroix e Géricault; in Italia invece si sviluppa invece il romanticismo storico, di cui maggiore esponente è Francesco Hayez.