Amus Eugenio fu un talentuoso pittore italiano, di cui ricordiamo i suggestivi dipinti paesaggi, gli vedutemarittime, i flutti in tempesta ma anche scorci di borghi di pescatori e paesaggi rurali.
Amus naque a Brescia nel 1834, durante gli anni dello studio gli furono mentori Rottini prima e Jolipoi. In seguito alla vincita di un concorso Amus, entrò all’Accademia di Brera e poi alla scuola dell’Ayez dove si dedicò allo studio dal vero ispirandosi alleopere di Canella, di Migliara ed alla scuola paesaggista olandese. Terminati gli studi Amus prese parte alla lotta per l’Indipendenza italiana.
Amus Eugenio iniziò ad esporre i suoi dipinti nel 1861 a Firenze con un quadro raffigurante la marcia dei garibaldini verso lo Stelvio, una delle tante battaglie risorgimentali delle quali fu testimone come la vittoriosa battaglia di Magenta, un accampamento di garibaldini piemontesi alle pendici delle Alpi, la vittoria dei bersaglieri piemontesi contro gli austriaci nella battaglia di San Martino e la battaglia tra i piemontesi e gli austriaci presso il Santuario della Madonna della Scoperta. Nel 1869 espose anche a Parigi mentre l’anno successivo fu di nuovo sul fronte in Prussia.
Successivamente decise di dedicarsi ai viaggi, visitando Europa e America. Scelse infine la Francia come residenza, soggiornando ora a Bordeaux, ora in Bretagna, ora in Normandia. Rimase comunque molto legato all’Italia, in particolare intrattenne rapporti di amicizia con alcuni artisti bresciani.
I suoi soggetti preferiti, da lui e dai suoi committenti, furono proprio i paesaggi nordici, bretoni e le vedute marine, molto ricorrenti nei suoi dipinti ispiratigli senz’altro dalla sua amata patria adottiva francese.
Nel 1878 entrò a far parte dei Soci dell’Ateneo, dopo aver raggiunto la sua casa a Brescia a seguito di una fuga dalle truppe nemiche austriache che lo avevano catturato.
Amus Eugenio morì in un ospedale di Bordeaux nel 1899.
Fra i dipinti più famosi di Amus Eugenio ricordiamo: Paesaggio con vette rocciose, Paesaggio con figure, Marina, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo e Ritratto di Francesco Rovetta.