Pierre Paulin

Padre francese e madre svizzera, Pierre Paulin è il nipote di Georges Paulin, il primo designer ad aver progettato un’automobile decapottabile. Da giovanissimo Pierre si trasferisce a Vallaurius, dove lavora come ceramista e poi in Borgogna, per lavorare come scultore di pietre. Si laurea presso l’Ecole Camondo a Parigi nel 1950. Ispirato dall’estetica dei designers scandinavi e americani come gli Eames e Florence Knoll, Paulin crea arredi dalle forme insolite come tulipani, ostriche, funghi. Nel 1953 espone le sue creazioni al Salon desartsménagers e l’anno successivo Thonet inizia a produrre i suoi mobili. Nel 1958 inizia a disegnare per l’azienda di Maastricht Artifort; qui crea una gamma di sedute realizzate in legno stampato, riempite con schiuma erivestite in tessuto elasticizzato, dalle forme arrotondate, colori vivaci, sensuali per vere icone come Mushroom del 1960, Ribbon chair del 1966 e la Tonguechair del 1967. Negli anni Settanta e Ottanta Paulin ridisegna gli spazi espositivi del Louvre. Dal 1979 è consulente per le aziende Ericsson, Renault, Tefal, Airbus. Pierre Paulin rappresenta il design francese che inventa scenografie dell’ottimismo, della fiducia nel futuro, una scultura che abita lo spazio futuribile.