Gaetano Bellei fu un pittore italiano, divenuto famoso grazie alla maestria in cui realizzava i suoi dipinti. Eccellente ritrattista seppe creare figure vive all’interno dei suoi quadri: una tecnica sublime, un cromatismo vivace e sapiente, un talento innato nel cogliere la profondità dell’animo umano per tradurla in arte.
Gaetano Bellei nacque a Modena, nel 1857 dai genitori Lorenzo e Vienna Molinari. Nel 1870 iniziò a frequentare presso l’Accademia di Belle Arti di Modena le lezioni di Disegno di Antonio Simonazzi, quelle di scenografia di Ferdinando Manzini e di Mitologia e storia di Ferdinando Asioli, con grande soddisfazione dei suoi mentori visti l’impegno ed il talento dimostrati dall’allievo. Fu in seguito sotto la guida di Adeodato Malatesta e di Giovanni Muzzioli.
Nel 1881 si aggiudicò il Pensionato Potetti con il quadro“Il Francia ammira la Santa Cecilia di Raffaello”, quindi si diresse verso Roma dove approfondì i suoi studi. Effettivamente durante il soggiorno romano si avvicinò molto all’Accademia di Francia, studiandone la perfezione del disegno, ed all’Accademia di Spagna dalla quale apprese un vivace uso della tavolozza.
I dipinti di Bellei Gaetano
E’ proprio degli anni del soggiorno romano, uno dei primi dipinti famosi del Bellei, recante titolo “Rispa” accolto dal pubblico e dalla critica come un autentico capolavoro. Da qui in poi iniziò l’ascesa nel mondo della pittura del Bellei: espose a Firenze, nel 1883, a Londra nel 1888, a Torino nel 1898, nel 1906 a Liegi e a Roma nel 1911 infine nel 1922 nella Royal Academy. Il suo tratto fresco, luminoso, vivace e l’agilità con cui realizzava le sue tele fecero la fortuna di quest’artista.
Nel 1893 si ristabilì definitivamente a Modena, divenne insegnante nell‘Istituto di Belle Arti e si dedicò ad alcune commissioni ecclesiastiche.
Fra i dipinti più famosi del Bellei ricordiamo: Rispa, L’Annunciazione, II ritratto della N. D. Marga Zuccoli-Nasi, La Vergine Madre, Il micino fortunato, Ritratto dei coniugi Sigg. Palazzi, Ritratti dal vero, Ritratto, Spasimo, Accoglienza gradita, Studio e Le quattro stagioni.
Morì a Modena nel 1922.