Ayres Pietro fu un eccellente ritrattista italiano, divenuto famoso per esser stato uno dei pittoriprediletti dai reali russi ed italiani; i suoi dipinti antichi infatti furono celebri non solo in patria ma anche all’estero. Ayres fu molto noto alla corte imperiale russa, in Polonia e fu un illustre pittore alla corte di Carlo Alberto, nonché insegnante d’arte.
Ayres Pietro: nascita ed ascesa di un’artista
Ayres Pietro nacque a Savigliano (Cuneo) nel 1794. Nonostante la tecnica, la maestria e l’elegante tratto suggeriscano uno studio approfondito in particolari accademie, l’Ayres fu autodidatta.
Iniziò a dipingere molto giovane e la fama arrivò in poco tempo: i suoi dipinti antichi furono subito notati dallo zar Alessandro I di Russia, nel 1812, quando il giovane artista prese parte alla campagna napoleonica in Russia. Successivamente entrò a far parte della corte imperiale francese, come ritrattista.
Nel 1815 lasciò tutto per dirigersi verso la Polonia, dove ricette un importante incarico dal conte Stanislao Kostka Potocki: decorare il Palazzo di Wilanow (Varsavia) con opere raffiguranti paesaggi e scene mitologiche.
Nel 1822 potè finalmente studiare presso l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di G. B. Biscarra.
Il vero debutto italiano avvenne nel 1829, a Torino, con l’esposizione del quadro ritraente la Famiglia Ferrero della Marmora. Lo stesso anno Ayres decise di soggiornare a Roma dove sicuramente fu in contatto con vari movimenti artistici, fra cui il Romanticismo.
Il 1833 fu un anno particolarmente importante per Ayres, che fu invitato a partecipare con Palagi alla decorazione delle residenze dei sabaudi, fra cui Palazzo Reale, in cui spiccano diversi affreschi a tema mitologico ed alcuni ritratti per la Galleria del Daniele. Da questo momento in poi Ayres decise di dedicarsi interamente ai ritratti divenendo uno degli artisti più ricercati fra la nobiltà piemontese. Ricordiamo di questo periodo il dipinto “Enrichetta e Annibale Galateri di Genola”.
Carlo Alberto lo volle come pittore di corte ma non solo come ritrattista, su sua commissione difatti Ayres lavorò a diversi quadri con soggetti sacri fra cui: “Sant’Anna, il Padreterno e le anime purganti”,“San Filiberto in orazione”, “Sant’Anna, la Vergine e S. Gioacchino” e la “Sacra Famiglia con il Padreterno”. Nel 1835 lavorò al sipario raffigurante il Parnaso per il teatro civico della città e nel 1842 iniziò la sua carriera d’insegnante presso l’Accademia Albertina.
Si spense a Torino nel 1878.