Pietro Domenico Olivero
(Torino, 1679 – 1755)
"Festa di paese con contadini danzanti"
Olio su tela, cm 72x99
La notorietà del pittore Olivero è per lo più data dalla ricca trattazione di temi dedicati ai ceti più umili: feste di paese, scene di mercato, mendicanti ritratti con quell’empatica fedeltà dovuta ai suoi studi dal vero nelle piazze e per le vie di paese. Furono i luoghi d’ispirazione che egli preferì nonostante il suo illustre precettore Re Vittorio Amedeo II di Savoia lo volesse indirizzare a temi più nobili. Spesso sono spaccati di vita reale che risentono molto dell’influenza fiamminga, in modo particolare di Jan Miel che nel suo soggiorno piemontese nella metà del ‘600 portò il gusto narrativo nordico. Tra le prime opere di Olivero si ricordano il Cavadenti e La partenza di un buttero per il pascolo del 1698; un Bivacco di soldati con l’autoritratto del pittore e una Cucina con personaggi firmati e datati 1706. Tutti questi parte della collezione di Pietro Mellarède che fu suo grande collezionista tra i primi che lo apprezzarono. E’ di questo periodo ancora un’incertezza esecutiva sia dal punto di vista coloristico sia prospettico ma già nelle tele del decennio successivo si registra una pennellata più calibrata, pastosa e sciolta. In particolare nel dipinto Piazza Castello a Torino in inverno con il mercato della legna e saltimbanchi firmata e data 1721