Giovanni Battista Discepoli, detto lo Zoppo da Lugano
(Castagnola, Lugano 1590 – 1654)
Adorazione dei Magi
Olio su tela, cm 140x103
Le notizie su questo pittore sono molto scarse e poco si sa della sua vita. Restano tuttavia ferme alcune attribuzioni alla sua mano di opere che ne tracciano il percorso formativo e gli influssi nel corso della sua carriera. Ad esempio sono opere giovanili gli affreschi della cappella di sinistra della chiesa di San Rocco a Lugano nei quali si legge un certo influsso di Camillo Procaccini con il quale muove i primi passi. E’ certa la sua presenza a Milano grazie ad alcuni documenti che attestano le sue opere: del 1646 sono le tele della cappella di San Francesco in San Vittore al Corpo a Milano. In questa fase le lezioni al quale il Discepoli fa riferimento sono diverse e stratificate. Carlo Francesco Nuvolone lo si ritrova nel Miracolo della Madonna della neve, ma i richiami sono anche alla scuola genovese, a Van Dyck e al Fiasella ma anche Pier Francesco Cairo. Il dipinto qui presentato rientra nel gruppo di opere della piena maturità. In esso sono presenti notevoli affinità con l’Adorazione dei Magi conservata nella Pinacoteca Civica di Milano e databile attorno al 1651. Vi si riscontrano il medesimo impaginato delle figure e della scenografia, il gruppo della Madonna con il Bambino e il Re Mago genuflesso, gli angeli che assistono alla scena e il bagliore della stella che illumina la parte superiore della scena.
Bibliografia di riferimento: F. Frangi, Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo da Lugano, catalogo della mostra a.c. di F. Frangi e A. Bernardini, Rancate-Milano 2001