Gian Bettino Cignaroli nacque a Verona nel 1706 dove frequentò la bottega di Sante Prunati e, con Pietro Rotari, la scuola di pittura di Antonio Balestra, per poi aprire una sua bottega nel 1728. Trasferitosi a Venezia, ebbe modo di studiare le opere dei più celebri artisti come Veronese e Tiziano. La sua intensa attività lo portò a lavorare a Milano, Parma, Torino, Bologna e Ferrara ma fu sempre Verona la sede principale dove visse e lavorò per tutta la vita. Gian Bettino Cignaroli godette di grande fama al suo tempo e le cronache ci riportano i numerosi committenti e illustri ammiratori. Tra i più celebri si ricordano Luigi XV re di Francia, i principi del Lichtenstein, il politico e collezionista russo Alexander Sergeyevich Stroganov. È nota la visita dell’Imperatore Giuseppe II nel luglio del 1769, visita annotata nei taccuini dello stesso pittore. Fu, infatti, anche un prolifico scrittore e annotatore di soluzioni pittoriche, schizzi, testimonianze e racconti di visite presso la sua bottega. Altri celebri committenti fu l’elettore di Sassonia, re di Polonia, Augusto III per il quale dipinse una splendida Leda e il cigno passata nelle sale londinesi di Sotheby’s nel 2014. Fu promotore della costruzione dell’Accademia d’Arte a Verona di cui fu primo direttore e ancora oggi intitolata a lui.
L’attribuzione dell’opera qui esposta a Gian Bettino Cignaroli si evince da alcuni tratti che si ritrovano in molte opere del suo corpus pittorico di soggetto sacro. La tavolozza, la composizione armonica e bilanciata delle figure. La dolcezza dei tratti che si rispecchiano nei volti delle sue Madonne si ritrovano in opere quali Madonna col Bambino conservata presso la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Madonna col Bambino e una Santa del Museo di Castelvecchio a Verona, una Madonna col Bambino e Santi annotata sul mercato antiquario presso la Galleria Colnaghi di Londra e Anna affida Samuele al sacerdote Eli, passata in asta a Milano presso Finarte nel 1998.
Richiesta: 15.000,00 euro