Alessandro Salucci
(Firenze 1590 - Roma dopo il 1657)
Capriccio
olio su tela, cm 97x130
Opera corredata dalla scheda attributiva di Giancarlo Sestieri
Nella scheda di attribuzione dell'opera Giancarlo Sestieri ricorda Salucci come una delle prime personalità emergenti a Roma del genere pittorico dei capricci architettonici, in auge nella prima metà del Seicento. Come Viviano Codazzi, Salucci rende protagonisti gli antichi monumenti romani ma, a differenza del primo, li inserisce in un contesto contemporaneo dove gli edifici aristocratici del tempo e i resti di monumenti antichi coesistono con le dimore più umili. Inoltre, a differenza di Codazzi, Salucci non persegue l'intento di rappresentare gli edifici in maniera oggettiva o verosimile, alcune sue opere appaiono come scenografie architettoniche di fantasia. Ben si nota nel dipinto qui presentato dove la composizione in una successione di più piani è dinamica, una sorta di esercizio di composizione architettonica animata da figure.