COD. 1142
Console, Regno di Napoli, XVII/XVIII secolo
In legno dorato e piano in scagliola
Console con parte frontale intagliata e scolpita ad ampie volute di foglie d'acanto e riccioli a movimento contrapposto a centrare un'ampia foglia e piccoli fiori. I due montanti posteriori sono a volute a richiamare la parte frontale con raccordo liscio. Piedi a mensola. La cintura è modanata e regge un piano in scagliola policroma raffigurante un pappagallo posato sopra un tralcio a fiori e frutti diversi, un piccolo uccello, farfalle e alcuni insetti su fondo bruno.
La tecnica della scagliola nacque dall'esigenza di imitare con materiali poveri i piani in marmo e i commessi in pietre dure, costosi e non facili da creare. Con impasti di un gesso particolare, colori e colle nacquero i piani in scagliola, simili per decori, colori e composizioni ai lavori in marmo. La tecnica fu importata in Italia dalla Baviera nel primo ventennio del Seicento, approdò e si sviluppò soprattutto a Carpi (Modena) ad opera di Guido Fassi, poi nella Valle d'Intelvi e a Firenze, Roma, Napoli. La prima testimonianza datata e firmata di un piano in scagliola risale al 1629 ad opera di un certo Baseghino mirandolese, probabilmente allievo di Guido Fassi. Tra la fine del Seicento e poi per tutto il Settecento il Regno di Napoli fu affascinato da questa tecnica che riproduceva con grande fantasia i piani in pietre dure e la produzione fu ricca di esempi di grande gusto e raffinatezza.
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