Cassettone in legno intagliato e impiallacciato di noce, manifattura senese (ambito di Agostino Fantastici), Siena, 1835 - 1840
Dimensioni: cm 90x120x60
"Il cassettone presenta un'originale sagoma a vasca vicina alle invenzioni dell'archietto senese Agostino Fantastici che la utilizzò per realizzare l'antico banco della Farmacia dei Quattro Cantoni a Siena, lo storico negozio, ancora oggi in attività. L'opera, attualmente rimossa dalla sua sede originaria, è ancora documentata da una fotografia pubblicata da Giuseppe Morazzoni (Il mobile neoclassico italiano, Milano, tav.CCXIX) ed è stata oggetto di indagini da parte di Cristina Danti (Per l'arte neoclassica e romantica a Siena, in "Bullettino senese di storia patria", LXXXVIII, 1982, p. 162), che per prima ne proponeva l'attribuzione ad Agostino Fantastici con una datazione intorno agli anni Trenta dell'Ottocento, seguita da Fausto Calderai (The Sketch book of Agostino Fantastici of Siena, in "Furniture History, XX, 1984, p.50) e da Gianni Mazzoni (2006, pp.18, 26 e 158-159). Questi ultimi due studiosi, in occasione della mostra monografica dedicata all'architetto (F. Calderai, G.Mazzoni in Fantastici architetto senese 1782-1845, Siena 1992, p.78), riprendevano tale attribuzione spostando la data di esecuzione dell'intero complesso alla seconda metà degli anni Trenta. In un periodo, quindi, durante il quale Fantastici era occupato a disegnare gli arredi di diversi palazzi che l'aristocrazia senese andava restaurando in linea con le più recenti indicazioni del gusto Biedermeier. In particolare per la famiglia Piccolomini Clementini progettò alcuni mobili per il palazzo presso le Logge del Papa dove, dopo la loro dispersione, rimangono oggi solo le porte in noce che nel riquadro in basso recano un motivo a liste e modanature stondate analogo alle baccellature del nostro cassettone e ai sostegni del pulpito della chiesa di San Raimondo al Refugio di Siena datato 1839 (F. Calderai, G. Mazzoni, op cit. 1992 pp.246-247, 250-251). La comparazione stilistica tra il presente arredo e il banco della citata Farmacia, al di là della ricchezza dell'ornamentazione di quest'ultimo, presenta vari punti di contatto: innanzi tutto la forma ovale, prediletta da Fantastici che la utilizzò in una serie di comò per la sua clientela, poi la struttura a vasca che sembra essere stata ripresa dalle antichità romane, assai ammirate dall'architetto, ed infine le zampe leonine dei supporti poggianti su una pedana, spesso ricorrenti nei mobili realizzati su suoi disegni. Il cassettone qui esaminato, con la sua linea sobria, non esente da un certo monumentalismo sottolineato dalla pedana su cui poggia, rientra nella tradizione decorativa senese del tardo neoclassicismo riletto secondo i canoni astrattivi tipici del Purismo le cui teorie, verso la fine del quarto decennio dell'Ottocento, cominciavano ad interessare anche giovani intagliatori quali Angiolo Barbetti, Antonio Rossi e Pietro Giusti, artigiani questi che Fantastici sembra decisamente privilegiare nella fase estrema della sua attività"
Scheda attributiva di Enrico Colle