Arnaldo Pomodoro
(Morciano di Romagna, 1926)
Rilievo doppio, 1999
bronzo, cm 58,5x19,5x11. Firmato, datato e numerato sulla base: Arnaldo Pomodoro, 1999 6/8
Opera realizzata in 8 esemplari + 2 prove d’artista
Archiviato presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano in data 22/06/2021
Archivio Opere Arnaldo Pomodoro AP 745 (scheda numero 1011 del Catalogue Raisonné)
Una scultura fatta di segni, come di un codice segreto, come una tavoletta cuneiforme che riporta a simboli di una comunicazione primitiva. Motivi geometrici precisi e non decodificabili allo stesso momento sono la cifra artistica con la quale Arnaldo Pomodoro svela la sua poetica. Da sempre Pomodoro si cimenta con una scultura fatta di sfere, coni, cubi che corrode, squarcia, leviga nel tentativo di individuare all’interno di esse il segreto racchiuso nella perfezione della forma esterna. Sia nelle grandi opere per spazi pubblici di tutto il mondo sia nelle piccole sculture, Pomodoro esprime le sue molteplici inclinazioni attraverso vari canali espressivi. Comunica con le forme anche come scenografo dalle prime esperienze agli inizi degli anni Cinquanta a Pesaro fino alle scenografie del 2014 al Teatro Greco di Siracusa. Modella come scultore ma anche con la precisione dell’orafo che studia amuleti adatti al corpo, studiati per chi li porta, spesso pezzi unici. Dalle molteplici forme di espressione trae l’esperienza per le sue sculture, collocate scenograficamente nello spazio e cesellate nella perfezione dei segni.