Ulisse Caputo nacque a Salerno il 4 novembre del 1872 da Ermenegildo e da Francesca San Martino. I suoi primi insegnamenti li ricevette a Cava dei Tirreni da Riccardo Alfieri.
Più tardi entrò nell’Istituto di Belle Arti di Napoli e qui fu allievo di Stanislao Lista nella scuola di disegno e di Domenico Morelli in quella di pittura. A causa di disgrazie finanziarie del padre, fu costretto a interrompere gli studi, e poté riprenderli tempo dopo proprio grazie al padre e ai sacrifici che fece.
Tornò a Napoli ma qui fu deluso dall’istituto di Belle Arti e frequentò lo studio del salernitano Gaetano Esposito, un artista inquieto ma consapevole della forza della sua pittura.
L’esordio di Caputo non fu molto fortunato. Ad esclusione di Dopo la sonata e Andante appassionato, i suoi quadri presentati passarono inosservati. Da qui la voglia di trasferirsi a Parigi, che al contrario dell’esordio si affermò molto presto e il successo crebbe anno per anno con opere come La vedova nel Salon e Piazza dell’Osservatorio rispettivamente nel 1901 e nel 1903, Nello studio (1905), La straniera e Quartiere latino (1907), Nel caffè (1909), Sera d’estate (1911).
Da questo momento figurò in tutte le più importanti mostre internazionali. A Londra nel 1904 all’Esposizione di Belle Arti del Cairo, nel 1905 alla mostra di Buenos Aires e nel 1910, ancora a Buenos Aires, dove presentò Acquazzone, Impressioni parigine e Una prova.
Molte furono anche le mostre in terra italiana. Alla Mostra nazionale di Belle Arti di Milano nel 1906 presentò La Senna dal Louvre e Ai primi albori e a Venezia si distinse soprattutto nella mostra del 1907 e del 1909 con Alle prove e Effetto di notte, dipinto che venne acquistato da Vittorio Emanuele III.
Nel 1909, si impose anche come incisore alla mostra internazionale di Roma con La lampada giapponese e Al quartiere latino. Qui confermò il gusto e l’eleganza della sua immensa arte, disinvolta, rapida e vivace.
Dal 1913 al 1918, Caputo ha continuato a viaggiare, a dipingere e ad esporre e Salerno, sua città natale, gli ha dedicato una mostra presso il Palazzo S. Agostino dal dicembre 1997 al gennaio 1998. Morì 13 Ottobre 1948 a Parigi.