Silvestro Lega è stato un noto pittore italiano. Nasce a Modigliana nel 1826 ma trascorre tutta la sua vita nella città di Firenze dove muore il 1895.
La sua formazione inizia con un’iscrizione presso l’Accademia delle belle arti. Qui seguirà le lezioni tenute da Bezzuoli per poi proseguire gli studi nel laboratorio di Luigi Mussini nel 1845.
Dal suo maestro Mussini apprende moltissimo e, in particolare, viene rapito e affascinato dal tema dei primitivi e dai disegni caratterizzati da colori puri e chiari.
A questo periodo si aggiungono gli eventi della guerra del 1859 che contribuisce a modificare e apportare cambiamenti notevoli al suo modo di fare arte.
Durante gli studi, conosce un gruppo di artisti suoi coetanei che erano soliti incontrarsi al Caffè Michelangelo e che noi conosciamo meglio con il nome di Macchiaioli.
I suoi lavori meglio riusciti sono databili in un periodo che va tra il 1867 e il 1868. Di queste ricordiamo i nomi di «Il canto dello stornello», «Il pergolato» e «La visita», anche tra le opere più significative della pittura italiana dell’Ottocento.
Queste opere, comunque, sono ben distinte da quelle dei macchiaioli poiché caratterizzate ancora da una tendenza all’arte primitiva e delicata con uno stile più romanticheggiante.
Le cose cambiano dopo il 1870. La pittura di Silvestro Lega, reduce da nuove ispirazioni, diventa più forte e drammatica ed evidenti sono gli elementi contrastanti e alternanze di ombra e luce con uno stile sicuramente più netto e immediato. Muore malato e in povertà presso l’ospedale di Firenze nel 1895.