Romualdo Locatelli nasce il 4 aprile 1905. La famiglia in cui cresce è costituita da pittori e decoratori e sono tanti gli artisti di cognome Locatelli che si formano presso il loro laboratorio.
Primo dei figli di Luigi detto “Steenì II” la sua formazione avviene proprio attraverso il padre affrescatore da cui apprende nozioni sulla decorazione e sul restauro. Sempre presso la bottega paterna inizia anche la sua produzione artistica dedicandosi in questo periodo alla decorazione di volte e navate presso molte chiese in Provincia di Bergamo.
Le sue doti artistiche vengono perfezionate presso la Scuola d’arte applicata Andrea Fantoni. In seguito diventa allievo di Ponziano Loverini all’interno dell’Accademia Carrara.
Successivamente ad un incidente grave (il padre di Romualdo Locatelli cade da un’impalcatura e subisce dei danni permanenti alla salute), l’artista decide di darsi alla pittura al cavalletto e in studio.
L’opera che gli vale la fama è Il Dolore che esegue alla giovanissima età di diciassette anni e che mostra la figura del padre in uno stato di salute cagionevole. Da questo momento iniziano anche numerosi viaggi.
Dalla Sardegna alla Toscana, passando per l’Abruzzo e spingendosi fino in Africa, Romualdo Locatelli si sposta a Roma, infine, dove decide di stabilirsi e qui riceve dal Principe Umberto di Savoia la commissione dei ritratti dei suoi due figli.
Il viaggio, tuttavia, è più forte di tutto e, nonostante i grandi successi romani, decide di raggiungere stavolta l’Oriente nel 1939. Parte dall’Indonesia, raggiunge poi Jakarta, Bali e, infine, si muove verso Manila, nelle Filippine.
Le amicizie e i contatti fornitegli dai suoi numerosi viaggi gli permettono di esporre, con ottimi risultati, a New York city nel 1941. La nuova passione per la caccia, però, lo espone ad una serie di pericoli. In particolare alla data del 24 febbraio 1943 risale la sua ultima battuta dalla quale non è mai tornato.
I lavori di Romualdo Locatelli sono distribuiti in tutto il mondo e fanno parte di collezioni pubbliche e private. Soprattutto in Oriente è stimato e conosciuto come il “famoso Romualdo” e la sua presenza chiaramente non manca nella città natale di Bergamo.
Dopo la mostra del 2003, anche nella primavera del 2012 Bergamo ha deciso di dedicargli la mostra “I LOCATELLI: dalla bottega di famiglia alle collezioni d’Oriente” che presenta i lavori di tutte le generazioni di artisti Locatelli, comprese quelle di Romualdo Locatelli.