Luigi Nono è stato un grande pittore e paesaggista italiano, fra i maggiori artisti veneti del 19° secolo.
Nato a Fusina l’8 dicembre del 1850, fin dalla tenera età fece mostra di possedere un grande talento verso la pittura. Proprio per questo il padre, l’impiegato Francesco Luigi Nono, gli suggerì di abbandonare gli studi tecnici intrapresi a Treviso, invitandolo invece ad iscriversi, nel 1865, presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, allora diretta dal famoso scrittore e politico Pompeo Marino Molmenti.
Da ricordare che la sua famiglia ebbe una particolare propensione verso l’arte: il fratello fu un discreto scultore, mentre il nipote Luigi Nono, suo omonimo, fu un celebre compositore.
Ancora giovanissimo, iniziò a viaggiare, per impratichirsi ulteriormente nell’arte e nella pittura, perfezionando il suo stile nella realizzazione di dipinti antichi raffiguranti i paesaggi, visitando in special modo la campagna friulana. Qui si dedicò inoltre alla pittura di genere, iniziando a realizzare alcune tra le sue opere più famose.
Visitò quindi alcune grandi città come Roma, Napoli, Firenze, Milano, Torino, Bologna, e naturalmente Venezia, dove partecipò a numerose mostre artistiche esponendo i propri dipinti, e raccogliendo consensi dalla comunità artistica.
Si dedicò anche all’insegnamento, ottenendo la cattedra di docente di pittura presso le Accademie di Belle Arti di Venezia e di Bologna.
Fra i suoi lavori più celebri, si possono ricordare dipinti moderni di un certo calibro, come Raccolta delle patate, La morte del pulcino, Bambino malato, Sepoltura di un bambino, La Fanfara dei Granatieri, e molti altri.
Malato da tempo, si spense il 15 ottobre del 1918, a Venezia, sul finire della Prima Guerra Mondiale.