Nato il 9 ottobre del 1859, a Modena, Giuseppe Miti-Zanetti, al secolo Giuseppe Emanuele Francesco Maria Zanetti, è stato un famoso pittore ed incisoreitaliano.
Rimasto orfano in tenera età del padre Vincenzo Zanetti, noto avvocato e politico, a partire dal 1873 si iscrisse presso l’Accademia di Belle Arti di Modena, dove però ottenne risultati scadenti. Un anno dopo, nel 1874, si trasferì a Bologna, iscrivendosi presso l’Accademia, ma i risultati furono ancora una volta deludenti, frutto di poca applicazione e di una certa incostanza negli studi.
A questo punto ebbe però una svolta, facendo la conoscenza del famoso artista Emanuele Brugnoli, che divenne suo grande amico: questi, intorno al 1880, lo convinse a seguirlo a Venezia, città nella quale il talento artistico di Miti-Zanetti esplose e lo fece consacrare coma pittore. Qui ebbe modo di apprezzare ed ammirare le vedute locali, gli edifici veneziani, i portici, le lagune, che lo ispirarono al punto da diventare i soggetti principali ed archetipici dei suoi dipinti moderni.
A partire dal 1884 si trasferì quindi definitivamente a Venezia, ed entrò in contatto col famoso pittore ed architetto Mario de Maria, che divenne una delle sue più grandi fonti di ispirazione. Realizzati molti dipinti moderni e molti quadri raffiguranti le vedute veneziane, divenne un artista di discreta fama, tanto da esporre le proprie opere presso numerose mostre artistiche: a Milano, Parigi, Monaco di Baviera, e naturalmente a Venezia, all’Esposizione Internazionale. Nella parte finale della sua carriera si dedicò anche all’insegnamento, ottenendo una cattedra sia all’Accademia di Venezia che all’Accademia di Modena.
Si spense a Milano, il 29 gennaio del 1929.