Medardo Rosso nasce Torino nel 1858 ed è uno scultore italiano dallo stile post impressionista. All’età di 23 anni, dopo un periodo di servizio militare, si iscrive all’Accademia di Brera a Milano, dove impara a disegnare statue classiche e copiarle in gesso.
Lo studio accademico appare del tutto artificiale e non collegata al mondo reale. Così in poco tempo Medardo Rosso organizza con gli studenti di Brera in modo autonomo le classi di disegno. Come conseguenza del suo comportamento rivoluzionario viene espulso dalla scuola. Si trasferisce a Roma, dove vive in grande povertà, dormendo fra le rovine del Colosseo.
Nel 1882 realizza le sue sculture impressioniste e nel 1884 alcuni amici organizzano una mostra per lui a Parigi. Qui incontra Edgar Degas e lo scultore e maestro Jules Dalou gli permette di lavorare nel suo studio parigino.
Nel 1885 torna a Milano ma senza mai perdere il contatto con Parigi. Nel 1886 lo scrittore Émile Zola compra un bronzo di Rosso, che quindi ne guadagna una certa celebrità. I lavori di Rosso, lodati da Degas, hanno sempre goduto più stima in Francia che in Italia. Tuttavia ha una certa influenza sulla pittura e scultura italiana. I suoi ammiratori comprendono i futuristi Carlo Carrà e Umberto Boccioni e i moderni scultori milanesi Giacomo Manzù e Marino Marini.
La sua costante preoccupazione è stata quella di tradurre in scultura gli effetti transitori della luce per produrre l’effetto del colore. Medardo Rosso mantiene uno studio a Parigi e tiene una serie di mostre. Nel 1896 espone a Londra alla Galleria Goupil così come a New York. Verso la fine della sua vita soffre di diabete. Muore il 31 marzo 1928.