Mario Mirabella fu un pittore italiano appartenente al periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Nacque a Palermo, il 3 aprile 1870: figlio di Gaetano e di Antonina Mannino, il giovane Mario ebbe la possibilità di frequentare un grande maestro, Francesco Lojacono, dal quale poté apprendere molto sull’arte e sulla pittura.
La sua partecipazione e frequentazione dell’Accademia delle belle arti a Palermo gli diede modo di addentrarsi ancora di più nel mistero dell’arte, e proprio dopo questo periodo, nel 1893, il pittore creò un dipinto, considerato oggi uno dei più esplicativi della sua prima formazione, Golfo di Napoli. Ad oggi, il dipinto si trova in quella che è la sede dell’Assemblea regionale siciliana, ovvero il palazzo dei Normanni.
Diverse furono le esposizioni a cui Mirabella partecipò: una, la prima, fu la IV Esposizione della Società promotrice di belle arti di Palermo, che gli fece guadagnare il secondo premio insieme al pittore Onofrio Tomaselli; l’altra, la V Esposizione sempre presso la Società di belle arti, è considerata ancora oggi una delle più importanti soprattutto per la quantità di dipinti.
Da non dimenticare, però, che la partecipazione del pittore si estese anche alla VI Esposizione, nel 1899, ed alla VII, tenutasi l’anno dopo nell’atrio di palazzo Villarosa. Tuttavia, pare che le opere più interessanti e degne di menzione fossero quelle precedenti alle ultime due esposizioni.
Si ricordano, in particolare, i vari dipinti dal titolo Paese estivo, Burrasca, Case Rustiche, Sferracavallo, mentre le esposizioni successive fecero balzare all’occhio dell’opinione pubblica e dei critici in particolare, una situazione di stanchezza che traspariva dai dipinti dell’artista, considerato una sorta di vittima – ed allo stesso tempo eroe – degli insegnamenti del suo primo maestro, Francesco Lojacono, a cui Mirabella si sentiva molto legato.
Il legame che lo stringeva a Lojacono appariva quasi come una sorta di abnegazione nei confronti del maestro, con la preoccupazione, sempre più viva, di non deludere le sue aspettative.
Rimane pertanto facile comprendere come, le opere più interessanti fossero quelle in cui il pittore si slegava dagli insegnamenti di Lojacono.
Mario Mirabella si spense a Palermo, il 26 aprile 1931.