Eugenio Gignous, pittore italiano e caposcuola della pittura lombarda, dedicò tutta la sua carriera artistica alla realizzazione di splendidi paesaggi naturali, eseguiti en plen d’air, molto realisti in cui s’intravvedono le tracce di una formazione artistica tipicamente lombarda.
Gignous nacque a Milano, nel 1850, da padre francese, commerciante di stoffe e madre milanese. Fin da giovane manifestò un grande talento per lapittura ragion per cui s’iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Brera (1864) contrariamente al volere del padre che avrebbe preferito inserirlo nel mondo del commercio. Successivamente Gignous s’iscrisse alla Scuola di paesaggio, avvenne qui il suo primo contatto con la corrente paesaggista, grazie agli insegnamenti di Luigi Riccardi e successivamente di Gaetano Fasanotti.
La pittura di Gignous fu fortemente influenzata anche dal clima artistico milanese dell’epoca, ovvero la Scapigliatura, con cui prese contatti attraverso i suoi amici Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni.
Nel 1870, sperimentando l’en plein air, Gignous iniziò a ritrarre i paesaggi rurali lombardi e piemontesi ottenendo diversi consensi in varie esposizioni. Furono gli anni in cui emerse il profondo legame del pittore con il naturalismo, passione che lo accomunò al pittore Filippo Carcano con cui si recò a Parigi, nel 1978, e ritrasse il Lago Maggiore l’anno successivo. Fra le vedute predilette dal Gignous ricordiamo i paesaggi di Verbano, Mottarone e Val d’Ossola, i luoghi montani in cui era solito trascorrere le vacanze estive per fuggire dal caldo della città
Fra i suoi viaggi sono giunte notizie di un soggiorno a Ligornetto, presso l’amico Vincenzo Vela, e diversi a Venezia ed in Liguria. Dal 1887 al 1906, anno della sua scomparsa, risiedette con la famiglia a Stresa ritraendo scorci di lago e stringendo amicizia con Uberto Dell’Orto, Leonardo Bazzaro, Mosè Bianchi e Achille Formis. L’anno successivo (1907) gli fu dedicata una mostraretrospettiva alla Biennale veneziana.