Nato a Venezia, l’11 agosto del 1849, Giacomo Favretto fu un importante pittore vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, e per questo uno dei più interessanti esponenti dell’arte di quel periodo.
Pur provenendo da una famiglia povera, il giovane Favretto – che aveva ottenuto una prima formazione presso la bottega del padre – riuscì ben presto a portare avanti gli studi con il supporto di alcuni amici e benefattori, che gli consentirono di iscriversi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1864.
Il sacrificio dei suoi benefattori fu ben presto ripagato dalle sue capacità, dal suo talento e dalla sua vocazione: infatti, il pittore si fece immediatamente riconoscere per la sua grande capacità artistica, grazie alla quale ottenne diversi riconoscimenti e premi ufficiali, degni del suo successo.
Un successo che, grazie ai suoi dipinti, non tardò ad arrivare: il giovane artista ebbe modo di partecipare all’Esposizione dell’Accademia di Belle Arti Brera nel 1873, con un’opera particolarmente apprezzata dagli astanti, dal titolo La lezione anatomica. Il dipinto, tra l’altro, oltre ad ottenere un certo riconoscimento fu anche comprato per la Pinacoteca di Brera.
Il Favretto, tuttavia, non fermò qui la sua partecipazione a mostre ed esposizioni: con un’altra opera, dal titolo Il Sorcio, il pittore partecipò ad un’altra mostra, nel 1878, che gli procurò un ulteriore successo e nuovi riconoscimenti.
Dopo questa esperienza, egli partecipò anche ad altre mostre, come quella di Torino, altre esposizioni a Brera, ed a Toma, nel 1883, con l’opera dal titolo Mercato del popolo.
La sua vita fu tuttavia breve: nel 1887, nel corso dell’Esposizione di Venezia a cui partecipò con altri dipinti, venne colpito dal tifo, e qui si spense, all’età di soli trentotto anni.