Nato a Milano nel 1831, Gaetano Fasanotti fu un importante artista italiano, soprattutto dal punto di vista della pittura.
L’aver partecipato, alla giovanissima età di 17 anni, alla Prima Guerra di Indipendenza (dove si arruolò come volontario), lo portò verso l’osservazione della realtà soprattutto da un punto di vista storico: infatti, il genere storico appassionò parecchio il giovane artista, e proprio nei suoi primi dipinti appare innegabile questa sua passione.
Si ricorda, a questo proposito, l’opera dal titolo La discesa di Berengario in Italia, seguita da un crescente e fervido interesse per la pittura paesaggistica e di vedute che ebbe modo di analizzare, di studiare ed in qualche modo anche di riprodurre nelle sue prime opere grazie al maestro Renica.
Il Fasanotti non fu, però, solo un acclamato pittore: infatti, a partire dal 1860 gli fu affidato un ruolo come insegnante presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dove formò i suoi allievi non solo verso la pittura di paesaggio che lo aveva colpito sin dall’inizio della sua formazione artistica e culturale, ma anche verso l’uso di una tecnica a lui molto amata, la tecnica della pittura en plein air.
Il pittore ebbe anche modo di partecipare, con molti dei suoi dipinti, a diverse Esposizioni; si ricorda, a questo proposito, la partecipazione annuale alle mostre dell’Accademia di Brera, e l’Esposizione Universale a Parigi, a cui prese parte nel 1867 ed anche negli anni successivi.
Tra i suoi dipinti più famosi e degni di nota, si ricordano anche Dintorni di Milano, Canale d’Ischia, e Paesaggio lacustre, in cui si nota l’interesse dell’artista verso la natura e lo studio della natura stessa, con l’uso particolare della luce e dei colori.
Se da un lato l’artista poté misurarsi con pittori ed artisti provenienti da ambienti sociali molto elevati, dall’altro lato sembra proprio che egli non fu particolarmente in grado di farne buon uso: infatti, proprio l’opposizione all’accademismo, gli provocò non pochi problemi, e fu forse causa della fine della sua vita come artista.
Infatti, dopo aver ricevuto numerose critiche ed essere stato oggetto di diverse polemiche, il Fasanotti morì a Milano il 7 febbraio del 1882.