Nato il 16 novembre del 1787 a Charleroi, François-Joseph Navez è stato un grande pittore e ritrattistabelga, esponente particolarmente importante della corrente relativa al Neoclassicismo.
Fin da giovane mostrò una forte propensione nei confronti delle belle arti, tanto che dapprima fu discepolo, a Bruxelles, del famoso Pierre Joseph Célestin François, pittore di genere e miniatorefiammingo, mentre in seguito, a Parigi, a partire dal 1813, fu tra i migliori allievi del celeberrimo artistafrancese Jacques-Louis David.
A partire dal 1817 iniziò a viaggiare, al fine di impratichirsi ulteriormente nell’arte della pittura e del disegno, e si trasferì in Italia, paese ove restò per ben cinque anni. Qui, a Roma, fece la conoscenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres, artista e pittore francese da molti considerato come il più grande esponente dell’arte neoclassica, col quale strinse anche un forte rapporto di amicizia.
La sua crescente fama di pittore e ritrattista, autore di numerosi quadri e dipinti antichi dal gusto decisamente neoclassico e con soggetti spesso storici, religiosi e mitologici, gli valse la considerazione dell’ambiente artistico dell’epoca, tanto che, nel 1835, divenne direttore dell’Académie Royale des Beaux-Art, l’Accademia delle Belle Arti di Bruxelles, ruolo che ricoprì fino al 1862. Qui ebbe come discepoli alcuni pittori di notevole talento, come Alfred Stevens, Fanny Corr , Jean Carolus, e dell’orientalista Jean-François Portaels, che fu anche suo genero.
Tra le sue opere più note, oltre ad un famoso autoritratto, si possono ricordare, tra gli altri, i dipinti antichi dal titolo La Ninfa Salmace e Ermafrodito, La Veronica, La Famiglia de Hemptinne, Ritratto di David.
Si spense il 12 ottobre del 1869, a Bruxelles.