Eugéne Boudin, pittore paesaggista francese, nasce ad Honfleur nel 1824 da una famiglia di umili origini. Si trasferisce a Le Havre per lavorare in una tipografia, e dove poi aprirà il proprio negozio di colori dedicandosi alla pittura.
Interessato alla ritrattistica dei paesaggi, compie un viaggio tra la Francia settentrionale e le Fiandre per approfondire i suoi studi all’aria aperta. Rivelandosi già un pittore di talento, nel 1850 vince una borsa di studio che gli permette di studiare a Parigi a fianco di Constant Troyon, potendo integrare così una formazione tecnica alla passione naturale.
Di ritorno a Le Havre nel 1855 si dedica ai paesaggi costieri e marini, e la sua abilità nel ritrarre le sfumature del cielo e delle nuvole viene riconosciuta al punto di valergli il soprannome di “re dei cieli”. Si dice che la pittura en plen air amata dagli impressionisti sia derivata proprio da Boudin, e che Monet gli abbia riconosciuto il merito di avergli dato un’ottima educazione visiva.
Nel 1859 espone per la prima volta al Salòn ricevendo qualche critica ma anche molto successo. Trasferendosi a Bruxelles a causa della guerra franco-prussiana, conosce Paul Durand-Ruel, mercante d’arte che individua il talento degli impressionisti e mette in vendita molte loro opere sia nella sua galleria di Parigi sia all’estero.
Durante il maggiore periodo di attività artistica compie diversi spostamenti tra Deauville, Costa Azzurra ed Italia, specializzandosi in dipinti di marine, porti e spiagge, come ad esempio quelle di Abbeville e Bordeaux.
Rivelando un’eccezionale sensibilità alla luce, ai colori vivi e naturali, arriva a rappresentare lo stesso soggetto paesaggistico in diverse condizioni climatiche o a diverse ore del giorno, come le tele Plage aux environs de Trouville o Concert au casino de Deauville. Infine nella maturità dipingere anche scene di svago riguardanti la borghesia, avendo sempre come ambientazioni spiagge e cieli dai colori impressionanti. Muore a Deauville nel 1898.