Emma Ciardi nasce a Venezia, il 13 gennaio 1879 e vi muore nel 1933. Figlia d’arte, fu avviata alla pitturamolto giovane dal padre, Guglielmo Ciardi, fautore della Scuola veneziana del vero e titolare della cattedra di “Vedute di paese e di mare” all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Emma Ciardi, sorella di Giuseppe detto Beppe, è stata una donna con uno stile personale e inconfondibile. Predilesse il vedutismo e il generismoma lo presentò molto fuori dagli schemi, di gusto quasi settecentesco, stile che le diede tanta celebrità nel suo tempo e che oggi sembra, nonostante la piacevolezza del colore, venir meno.
Viaggiatrice per eccellenza conosceva bene l’inglese e francese anche se portava il suo parlar veneziano in giro per il mondo. Partecipava alle mostre e alle rassegne d’arte nazionali e internazionali più importanti a Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Monaco di Baviera, Barcellona, Parigi, Buenos Aires, Pittsburgh, San Francisco, New York, Chicago.
Si parlava di lei come di un talento fuori dal comune. I collezionisti di tutta Europa e d’America compravano suoi quadri e i galleristi più accreditati erano sempre in fila per offrirle gli spazi per mostrare le sue opere.
Diventò una vera star, ottenne riconoscimenti di pubblico, di critica e un infinità di premi e fece del suo talento una professione con uno spirito imprenditoriale inedito per una donna di quel tempo.
Donna di poche parole e di molti fatti (questo si scriveva di lei), Emma Ciardi fu un’artista unica nel suo genere. I suoi quadri sono stati ora disseminati in tutto il mondo.
Emma Ciardi utilizzava anche la macchina fotografica per cogliere attimi e angoli di Venezia e per presentare, a suo dire, la vera Venezia fatta di luce e di colori, un modo reale che lascia tanto spazio alla fantasia di chi guarda.