Nacque a Barlassina, provincia di Milano, nel 1859, Emilio Longoni, pittore italiano, in una numerosa e povera famiglia da genitori operai e garibaldini. Fin da giovane, Emilio mostrò la sua attitudine artistica. Terminata la scuola dell’obbligo Emilio Longoni partì per Milano per divenire garzone ed ebbe così occasione di formarsi presso l’Accademia di Brera, dal 1875 al 1878, dove ottenne diversi riconoscimenti.
I dipinti di Emilio Longoni più famosi del periodo furono Interno di una stalla e Paesaggio.
L’incontro decisivo che segna l’inizio della carriera artistica di Emilio Longoni iniziò dopo un soggiorno a Napoli, con l’incontro di Giovanni Segantini, Alberto e Vittore Grubicy nel 1882. Gli fu proposto di presentare le sue tele firmate da Segantini, per una consuetudine di mercato, ma egli si rifiutò.
Quattro anni dopo Emilio riuscì a prendere in affitto uno studio dove iniziò a dipingere, per lo più ritratti e nature morte, ricordiamo Cocomeri e poponi, per committenti borghesi.
La sua consacrazione alla corrente pittorica divisionista avvenne nel 1891 con la partecipazione alla Prima Triennale di Brera, dove il suo virtuosismo con il pastello viene accolto favorevolmente dalla critica. Sette anni dopo rimase coinvolto nelle sommosse milanesi fu sottoposto alla censura della polizia a causa dei soggetti politici e sociali delle sue opere, fra queste opere ricordiamo Chiusi fuori da scuola.
Fra il 1900 ed il 1932 prese parte a varie esposizioni, nazionali ed estere, divenne buddista ed iniziò ad isolarsi sempre di più, lavorando ai suoi quadri in diretto contatto con la natura specialmente in montagna, ricordiamo Trasparenze alpine, nel Massiccio del Bernina. Queste escursioni montanare terminarono dopo la prima guerra mondiale, quando a causa dell’età si vide costretto a rinunciarvi.
Iniziò a condurre una vita privata più riservata, le esposizioni si fecero più rare. Si sposò nel 1928 con la sua compagna Fiorenza de Gaspari e morì a Milano nel 1932.