Pagliano Eleuterio

Eleuterio Pagliano, nato il 5 maggio del 1826 a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, è stato un noto pittore, ritrattista ed incisore italiano di stampo neoclassico e romantico.

Fin dalla tenera età mostrò di possedere un talento artistico di straordinarie potenzialità, tanto che, a soli dieci anni, nel 1836, venne ammesso presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove venne accolto sotto l’ala del noto pittore ed incisore Luigi Sabatelli.

Si distinse anche nella vita militare: nel 1849 prestò infatti servizio come volontario durante le Cinque giornate di Milano, partecipando poi alle gloriose campagne garibaldine.

Le esperienze militari furono fondamentali per l’evoluzione artistica di Pagliano, che divenne famoso per i suoi dipinti antichi con tematiche a sfondo storico e patriottico: da ricordare, ad esempio, l’opera relativa alla caduta del soldato e patriota Luciano Manara, noto personaggio risorgimentale, morto eroicamente durante la difesa della seconda Repubblica Romana.

A partire dal 1850 si stabilì a Milano, iniziò ad esporre i suoi dipinti antichi presso alcune fiere artistiche locali, ottenendo una grande notorietà. Strinse inoltre amicizia con Domenico Morelli, grandissimo pittore e artista napoletano dell’epoca, che suscitò su di lui una notevole influenza e che lo introdusse nella comunità artistica lombarda. Negli anni successivi produsse quadri, affreschi e lavori in grande quantità, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti, come la medaglia d’oro vinta a Parigi nel 1878.

Fra le sue opere più note, si ricordano: Lo sbarco di Garibaldi e dei suoi Cacciatori delle Alpi a Sesto Calende, La madre di Corradino di Svevia davanti al cadavere del figlio, e molti altri.

Si spense a Milano, il 5 gennaio del 1903.