De Albertis Sebastiano (Milano, 1828 – Milano, 1897) fu un pittore italiano, figlio di Carlo e di Maria Bottoni, fu un promettente allievo dell’Accademia di Brera, poi frequentò negli anni Quaranta gli studi dei pittori Roberto Focosi, Domenico e Gerolamo Induno, con quest’ultimo istaurerà un buon rapporto di amicizia e di scambi culturali.
Partecipò alle Cinque giornate di Milano, guadagnandosi per la sua umanità, l’appellativo di “l’uomo dalla coperta di lana”. Nel 1848, si sposò a Milano, nella chiesa di S. Francesca Romana, e nello stesso anno, partì volontario per la prima guerra d’indipendenza. Fu insignito di numerosi riconoscimenti ufficiali, e nel 1887 dipinse Scena militare esposta al Museo Cantonale d’Arte di Lugano.
Al rientro a Milano aderì alla “Società della Confusion“, con Tranquillo Cremona e Eleuterio Pagliano. Riprende la carriera pittorica e partecipa con successo alle esposizioni di Brera, con un tipo di pittura storica improntata ad alto impegno civile. Eseguì numerose caricature ad acquerello, quelle per la duchessa Eugenia Litta Bolognini, gli permisero di entrare nell’alta borghesia milanese. In questo periodo la produzione dell’artista è caratterizzata da temi di costume e di vita contemporanea, noti sono i dipinti famosi che ritraggono corse di cavalli.
Ebbe una profonda crisi esistenziale in seguito alla morte dell’unico figlio Enrico nel 1874, ritornò a una pittura più formale, nacque il celebre Garibaldinei Vosgi, considerato da molti critici il suo capolavoro, che fu esposto nel 1875 alla Promotrice di Napoli (Milano, Museo del Risorgimento), ed ebbe un notevole successo. Poco prima di morire, nel 1896, dipinse il ritratto in piedi del Cavaliere Francesco Ponti per le raccolte d’arte dell’Ospedale Maggiore di Milano, e anche se non tenne una vera e propria scuola, fu riconosciuto come maestro di E. Gola.
Morì a Milano il 29 novembre del 1897 e fu solennemente commemorato dal vecchio commilitone garibaldino E. Guastalla.