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Antichità Giglio

La galleria Antichità Giglio si occupa dal 1978 dell'acquisto e della vendita di dipinti antichi, dipinti dell'800, dipinti del '900 e di arte moderna e contemporanea. Lino Giglio, il titolare, è un perito iscritto alla Camera di Commercio di Milano e all'Albo del Tribunale di Milano.

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Cannicci Niccolò

(Firenze, 29 ottobre 1846 – 19 gennaio 1906)

Niccolò Cannicci è stato un pittore italiano, nato a Firenze nel 1846 e ivi morto nel 1906. È conosciuto soprattutto per i suoi dipinti appartenenti alla seconda generazione dei macchiaioli, corrente con cui entrò in contatto grazie ai rapporti con il Fattori e il Signorini.

Dopo una prima educazione pittorica ricevuta dal padre, il quale si dedicava principalmente a riprodurre quadri della scuola fiorentina, Cannucci studiò all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, per poi frequentare saltuariamente la Scuola libera del nudo di Antonio Ciseri. A causa di alcuni problemi di salute, nel 1868 fu costretto a ritirarsi nella casa del padre in campagna a San Gimignano, dove concentrò le sue attenzioni sullo studio della natura.

Le prime opere di Cannucci, come La fidanzata (1870) e La sosta in cima al paese (1871), mostrano un pittore di stampo ancora purista e che predilige quadri di genere. Nel 1872, infatti, prese parte alla mostra di belle arti a Firenze con i dipinti Filo elettrico, Cenerentola, Una famiglia.

Dopo il suo viaggio a Parigi nel 1875, che gli permise di entrare in contatto anche con alcuni esponenti dell’impressionismo, cambiò completamente filone e si dedicò al paesaggio, alla maniera dei macchiaioli. Principale fonte di ispirazione furono senza dubbio la Maremma Toscana e gli immensi campi di San Gimignano, unita ad una forte sensibilità verso la natura.

Tra i quadri più conosciuti di quel periodo si ricordano: Vita tranquilla, esposto a Parigi nel 1878; Semina del grano in Toscana, presente all’Esposizione d’arte di Torino nel 1884; Le rogazioni(1886), con cui partecipò alla terza Esposizione d’arte di Venezia nel 1899. Al 1890 si fa risalire La mungitura delle pecore  e al 1891 La piccola etrusca. Morì il 19 gennaio del 1906 a Firenze, dove lasciò incompiute alcune opere destinate all’Esposizione di Milano.


Lino Giglio è iscritto all'Albo del Tribunale di Milano CTU n° 12101
e iscritto al ruolo dei PERITI ed ESPERTI n° 2683 Camera di Commercio di Milano.


Antichità Giglio è iscritta alla FIMA (Federazione Mercanti D'Arte Antica),
all’Associazione Antiquari Milanesi e all’AAI (Associazione Antiquari d’Italia).

Federazione Italiana Mercanti d’Arte
Associazione Antiquari Milanesi
Associazione Antiquari d’Italia

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