Beppe Ciardi è nato a Venezia nel 1875 ed è stato un pittore italiano. Iniziò in tenera età a dilettarsi con la pittura e fu il padre Guglielmo Ciardi anch’esso pittore ad avviarlo agli studi dell’arte e a quelli per le scienze naturali all’Università di Padova.
Al padre Guglielmo, che aveva alle spalle una formazione artistica macchiaiola, venne riconosciuto il merito di avere contribuito alla rinascita a Venezia della pittura di paesaggio.
Frequentò successivamente l’Accademia di belle arti di Venezia, dove ebbe come guida il maestro Ettore Tito e divenne uno dei principali interpreti veneti del primo novecento per quanto riguarda il vedutismo e il paesaggismo.
In Toscana entrò in contatto con i pittori post-macchiaioli ed ebbe molti scambi culturali. In giro per il mondo partecipò a molte mostre, all’Esposizione internazionale di Monaco, all’Esposizione internazionale di San Francisco, alla Biennale di Venezia, alla Mostra dei Quarant’anni sempre a Venezia e al Castello Sforzesco a Milano.
Beppe Ciardi vinse il premio Fumagalli e una medaglia d’oro a Monaco ed è ancora oggi molto considerato sul mercato nonostante non abbia goduto di una lunga carriera.
Profondamente legato al padre e alla campagna trevigiana ispiratrice in larga parte della sua produzione pittorica, trascorse la vita fra Venezia, Canove di Asiago e Quinto.
Fu autore di opere spettacolari e l’amicizia con Vittore Grubicy lo avvicinò all’arte moderna del divisionismo di G. Segantini. Gli venne assegnata la cattedra di “Scuola di vedute di paese e di mare” all’Accademia di Belle Arti, che mantenne fino alla morte, avvenuta a Quinto di Treviso nel 1932.