Base, fusto e braccia in ottone, paralumi conici in alluminio laccato.
Produzione Arredoluce, Italia,1951.
Altezza massima: cm 220.
Marchio Arredoluce all’interno del portalampada
Angelo Lelii (1911 - 1979) designer-imprenditore, nonostante il recente successo di mercato, è, ad oggi, ancora una figura da approfondire e celebrare come merita. Basti pensare che ancora vive in letteratura la diversa versione ortografica del nome (Lelli o Lelii).
Angelo Lelii apre nel 1943 a Monza un suo piccolo laboratorio dove realizza lampade e lampadari che sposano nuove tecnologie ad un design innovativo. Con la ripresa dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946 compare una sua prima pubblicità su “I Quaderni di Domus” dove presenta la “nuova lampada Tris”, in ottone e ghisa, orientabile con tre diversi snodi. L’anno successivo la ditta, con il nome di Arredoluce, partecipa all'VIII Triennale con la lampada 12128 Triennale che sarà, infatti, conosciuta nel mondo con lo stesso nome della rassegna milanese. Da lì il grande successo lo porterà a collaborare con le più grandi firme del momento: da Gio Ponti a Nanda Vigo, da Achille e Pier Giacomo Castiglioni a Ettore Sottsass. Il successo lo premia anche fuori dai confini italiani e in particolare Arredoluce è un nome che invade il mercato americano e dalla corrispondenza con gli Stati Uniti Lelii importa la lampadina alogena per la quale crea un particolare trasformatore. La tensione continua all’innovazione e la collaborazione tra le maestranze e i designer sono il punto di forza di Arredoluce che si aggiungono alla ricerca della qualità dei materiali impiegati e alla precisione esecutiva. Ma il desiderio di novità è rivolto sia al lato tecnologico del prodotto sia all’ambito artistico. Lelii, infatti, non solo chiama a sé i migliori designers del momento ma anche si appassiona alla ricerca artistica. Basti pensare alle opere di Calder per un riferimento alla lampada Triennale qui proposta o ai “carrés” di Victor Vasarely per la celebre lampada-scultura President del 1970, un parallelepipedo in acciaio inox con 36 elementi cilindrici illuminati alle estremità.
Bibliografia di riferimento:
C e P. Fiell, 1000 Lights, Taschen, 2013, pag. 281