Yves Klein è nato a Nizza, il 28 aprile 1928 ed è stato l’artista precursore della Body Art. Nato da genitori entrambi pittori, frequentò l’Ecole Nationale de la Marine Marchande e l’Ecole Nationale des Langues Orientales, dove cominciò a praticare il Jūdō. Conobbe Arman Fernandez e Claude Pascal e ne divenne amico e da qui l’inizio della sua ascesa nel campo della pittura.
Dopo vari viaggi in giro per il mondo si trasferì a Parigi e qui i suoi dipinti furono conosciuti in seguito all’esposizione alla Galerie Colette Allendy e alla Galerie Iris Clert di Parigi.
Yves Klein in sette anni ha realizzato più di mille tavole e ha prodotto opere molto particolari, le cosiddette Antropometrie, le modelle, che si intingevano nel colore per poi stendersi e lasciare l’impronta sulla tela, le cosiddette tracce di vita o ancora la tela accostata al tubo di scappamento di un auto per dipingerle con i fumi.
I suoi primi dipinti furono opere monocromi, in diversi colori, fino a che sentì l’esigenza di concentrarsi sul blu, il colore del cielo e della terra e nel 1956 creò la perfetta espressione del blu.
Brevettò col nome di International Klein Blue un blu oltremare saturo e luminoso che però non è mai stato realizzato. Klein è noto anche per la sua fotografia, che come spesso menzionava ha usato per dimostrare il suo volo lunare.
Ci ha lasciato anche un aforisma che spesso si trova sul web «Il pittore deve creare costantemente un solo unico capolavoro, sé stesso». Yves Klein morì giovanissimo a soli 34 anni per un infarto poco prima della nascita di suo figlio destinato a diventare anch’egli un grande scultore.