Xavier Bueno nacque a Vera de Bidasoa, il 16 gennaio 1915. È stato un pittore spagnolo naturalizzato italiano, figlio del giornalista e scrittore Javier Bueno, corrispondente del quotidiano ABC di Madrid a Berlino.
Gran parte della sua infanzia la trascorse in Spagna e frequentò l’Accademia di San Fernando a Madrid con Velasquez Diaz. Nel 1935 si trasferì a Ginevra con la famiglia e dopo il liceo frequentò l’Accademia di Belle Arti.
Nel 1937 ancora un trasferimento, a Parigi, e qui presentò le sue prime creazioni al Salon des Indipendents, al Salon d’Art Mural, al Salon des Tuileries e poi al Salon d’Automne, tutte opere con marcato realismo spagnolo.
Successivamente espose anche al Padiglione Spagnolo della Mostra Universale di New York. Il trasferimento in Italia avvenne nel mese del gennaio del 1940 e insieme al fratello Antonio, Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni e Gregorio Sciltian creò il gruppo dei “Pittori Moderni della Realtà“.
Alla fine degli anni quaranta, i rapporti con il fratello cambiarono e il gruppo cominciò a sfaldarsi per colpa delle loro diverse idee artistiche, più che personali.
Xavier, fratello minore, senti un bisogno d’indipendenza da colui che oltre a fratello era stato anche suo maestro d’arte. Dopo essersi divisi, la collaborazione tra i due fratelli andò scemando e dovettero trascorrere ben sedici anni dall’ultima mostra insieme del 1952 alla galleria fiorentina di Numero prima che esponessero insieme per un’altra volta.
Tra il 1959 e il 1964 si presentò alla rassegna España libre con un ciclo di opere malinconiche e tristi dal titolo Bambini, dove c’è tutta la sofferenza di una umanità avvilita ed oppressa. Mori il 17 luglio 1979 a Fiesole, nella sua città di adozione.