Tancredi Pameggiani nasce a Feltre il 1927, pittore italiano considerevolmente apprezzato dalla critica, visse i primi anni della sua infanzia a Belluno per poi spostarsi a Venezia dove iniziò la sua formazione classica nel 1943.
Dopo pochi anni si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove si dedica in particolare ai corsi di Scuola libera del nudo e dove entra in contatto con personaggi artistici di spessore quali Emilio Vedova con cui stringerà un forte amicizia.
Per un breve periodo soggiornerà a Parigi e ciò gli permetterà di entrare in contatto con le novità artistiche europee e le nuove tendenze pittoriche dell’epoca.
Rientrato in Italia nel 1950, soggiornò a Roma per diverso tempo. Furono questi gli anni in cui si legò al gruppo Age D’Or grazie al quale riesce a organizzare esposizioni dell’avanguardia internazionale.
Vincitore del Premio Graziano, il pittore italiano è parte attiva del mondo artistico dell’epoca tanto che nel 1952 sottoscrive il manifesto dello Spazialismo, movimento nato a Milano da Lucio Fontana.
Numerose sono le sue esposizioni fatte in numerose parti del mondo quali New York, Londra, Parigi e Norvegia e molte furono le onorificenze a suo nome. Partecipa alla biennale di Venezia negli anni sessanta, periodo in cui iniziano anche i primi problemi si salute mentale legati alla schizofrenia.
Morirà suicida nel 1964 a Roma.