Giovan Battista Ruoppolo, nasce a Napoli nel 1629, dove consegue gli studi di pittura, come allievo di Paolo Porpora, che lo forgia e lo forma come un artista di nature morte, insieme ad altri artisti contemporanei, come l’eclettico Salvator Rosa.
Sempre a Napoli, si distingue come un pittoreitaliano, grande attivista nel napoletano, noto come una delle più problematiche figure della pittura napoletana barocca del tardo seicento, in special modo nel campo delle nature morte.
Ruoppolo era un artista, che nel dipingere le nature morte, aveva uno stile improntato alle tonalità scure degli sfondi e paragonabile per il genere di diversi dipinti all’artista Caravaggio. Nella città di Napoli si conservano diverse nature morte dell’artista nel Museo di San Martino, e nella cittadina di Sorrento, nel Museo Correale di Terranova.
Bisogna tener presente che le sue opere sono di altissima qualità, ma la mancanza di date precise e di notizie certe sulle sue opere, hanno reso agli esperti una ricostruzione complessa del suo profilo, e a complicare di più le cose è stata l’omonimia delle sue iniziali con l’artista Giuseppe Recco, peraltro in età giovanile la sua attività artistica è molto legata all’inizio della sua produzione.
All’inizio della sua carriera artistica ebbe molti artisti di riferimento, uno di questi fu lo zio Giovanni Battista, quasi suo coetaneo, che gli infonderà l’interesse verso i modelli barocchi, poi ci furono Luca Forte e Giovanni Battista Recco. Il suo stile di pittura, il suo modo di dipingere è per certi versi paragonabile in alcuni dipinti allo stile del Caravaggio.
I frutti come l’uva, i melograni, i fichi e una succosa anguria spaccata, gli ortaggi autunnali, riflettono una casualità solo apparente e uno molto attento della natura. Una sua discepola anche se contemporanea, fu la pittrice Giovanna Garzoni altra esponente del genere, forse sua discepola a Roma. Molte delle sue nature morte si trovano presso il Museo Correale di Terranova a Sorrento e altre presso il Museo di San Martino a Napoli.