Marco Ricci è stato un pittore italiano del 1676, nato a Belluno. La sua formazione ha inizio presso la bottega dello zio con soggetti di tipo religioso e storico.
Ben presto i soggetti, però, cambiano anche in seguito ad un viaggio. Roma, infatti, gli è di ispirazione e qui riesce a conoscere il lavoro di Salvator Rosa e di altri bravi paesaggisti della capitale.
La sua originalità lo distingue dagli altri pittori e a questa unisce le conoscenze acquisite in merito alla pittura tradizionale veneta del Cinquecento con illustri esponenti quali Domenico Campagnola.
La fine rovinosa di una rissa in cui muore una persona lo porta a fuggire a Venezia ma a detta di altri si reca a Spalato in Dalmazia. Qui lavora presso il laboratorio di un pittore paesaggista. Potrebbe essersi trattato Antonio Francesco Peruzzini.
Dopo il ritorno a Venezia e probabilmente a causa di un diverbio con il tutore, diventa aiutante di fiducia dello zio a Londra, insieme al quale lavora in molti momenti. I colori utilizzati da Marco Ricci sono prevalentemente caldi e non mancano elementi tratti dalla natura come piante e animali.
Il lavoro presso la bottega dello zio dura un paio di anni al termine dei quali decide di spostarsi per ritornavi definitivamente a Venezia per iscriversi alla Fraglia dei pittori nel biennio 1726-1727.
Muore tre anni dopo nel 1730, lasciando dietro di se un grandissimo numero di opere non ancora pervenute.