Nicolas Régnier, noto anche come Niccolò Renieri, nato a Maubeuge nel 1591, fu un noto pittore e collezionista d’arte fiamminga, particolarmente attivo in Italia, grande esponente del movimento del Barocco.
Fin da giovane mostrò una spiccata propensione nei confronti delle belle arti, tanto che venne mandato ad Anversa, presso la bottega del noto artistafiammingo Abraham Janssens, che lo accolse sotto la sua ala e lo formò artisticamente. Qui, Régnier apprese le tecniche che utilizzò per realizzare le sue opere ed i suoi dipinti antichi, restando fedele allo stile caravaggesco del suo maestro.
In seguitò si recò in Italia, a Roma, intorno al 1615, dove si impratichì ed affinò la propria tecnica, e dove, presumibilmente, conobbe i pittori e disegnatori Bartolomeo Manfredi e Simon Vouet, con i quali condivise lo stile tipico del Caravaggio.
Fu proprio a Roma che Régnier si consacrò artisticamente, servendo alla corte, tra l’altro, del nobile banchiere e collezionista d’arte Vincenzo Giustiniani, famoso per essere il mecenate proprio del grande Caravaggio.
Régnier proseguì a viaggiare visitando Bologna, Modena e Mantova, continuando a realizzare quadri, mentre, intorno al 1626, si stabilì a Venezia, dove, alla carriera di pittore, affiancò quella di mercante di dipinti e opere d’arte, collezionandone in grande quantità. Qui inoltre conobbe un illustre collega, il bizzarro Guido Cagnacci, col quale strinse un legame di profonda amicizia.
Fra i suoi dipinti antichi più noti, si ricordano San Matteo e l’Angelo, La Sacra Famiglia, San Giovanni Battista, Giocatori e Indovina, e molte altre.
Si spense nel 1667, a Venezia.