Paolo Porpora, nato nel 1617 a Napoli, fu un noto pittore italiano accostabile al movimento del tardo Barocco. Fu particolarmente attivo nella sua Napoli ed in generale nella regione partenopea.
Dalle documentazioni note, si sa che a partire dal 1632, all’età di appena 15 anni, fu preso come allievo presso la bottega di un discreto pittore del palcoscenico artistico napoletano di quel tempo, Giacomo Recco, padre del ben più noto artista Giuseppe Recco, che a sua volta perfezionò il proprio stile artistico proprio con Paolo Porpora.
Venne inoltre preso a lavorare ed a perfezionarsi presso la bottega di un altro celebre artista partenopeo, il pittore Aniello Falcone, che verso la prima metà del 1600 raccolse intorno a sé alcuni fra i giovani più promettenti dell’intero panorama artistico napoletano.
Grazie ai due famosi maestri, Paolo Porpora apprese gli stili e le tecniche artistiche che utilizzò per realizzare le sue opere ed i suoi dipinti antichi, specializzandosi in particolare nella realizzazione di lavori aventi come soggetto principale la natura morta floreale.
A partire dal 1656 entrò a far parte dell’Accademia di San Luca, a Roma, restandoci per due anni e stringendo rapporti di amicizia con diversi celebri colleghi, tra i quali gli olandesi Matthias Withoos e Otto Marseus van Schrieck, che lo influenzarono profondamente.
Fra i dipinti antichi da lui realizzati, uno solo, rappresentante una composizione floreale, riporta la sua firma, ed è quindi associabile a lui con assoluta certezza.
Fra i suoi allievi di spicco, oltre al già citato Giuseppe Recco, vi fu il noto Giovan Battista Ruoppolo, che ne riprese fedelmente lo stile.
Si spense nella sua amata Napoli nel 1673.