Pietro Paolini fu uno dei più noti esponenti del movimento pittorico barocco italiano.
Pietro Paolini nacque a Lucca nel 1603. La sua educazione artistica si svolse principalmente a Roma (1619), dove con il suo mentore Angelo Caroselli studiò le opere del Caravaggio e diverse scuole artistiche italiane esponenti del movimento barocco.
Il Caravaggio fu una delle sue ispirazioni predominanti, in questo stile, Pietro Paolini, realizzò verso la metà degli anni venti del seicento opere come “La buona novella“, “Marta che parla a Maria“, “La Deposizione e “Il martirio di S. Bartolomeo“. In queste opere risalta a pieno la dicotomia vizi e virtù
Le opere di Pietro Paolini erano per lo più scene di genere, ritratti conviviali di gruppo e ritratti di singoli ma anche tematiche religiose. Nella naturalezza dei soggetti, nel ritrarli in modo quasi teatrale e nell’uso della luce è fortemente evidente l’influenza caravaggesca.
Sul finire degli anni venti si recò a Venezia (1628) per apprendere l’arte veneziana ma questo studiò non si poté protrarre oltre un anno poiché nel 1629 morì suo padre a Lucca ed egli fu costretto a farvi ritorno, ad attenderlo trovò le due sorelle nubili che convisse ad entrare in monastero e la madre malata. L’anno dopo morì anche sua madre a causa della pestilenza.
Questo segna la permanenza definitiva dell’artista nella città, dapprima la sua carriera fu segnata dal servizio come artista per le famiglie aristocratiche e la chiesa poi fondò l’Accademia del naturale (1652) dedicandosi meno alla pittura e più all’insegnamento (fra i suoi allievi ricordiamo Simone del Tintore, Antonio Franchi e Girolamo Scaglia). Pietro Paolini morì nel 1681 a Lucca.
Fra le sue opere ricordiamo anche: Adorazione dei pastori (presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), Eccidio del Generale Wallenstein (presso Palazzo Orsetti) ed altre opere si trovano presso il Museo nazionale di Villa Guinigi a Lucca.