Pietro Fabris fu un pittore italiano, attivo dalla metà del settecento, ricordato in particolare per le ampievedute paesaggistiche.
Pietro Fabris nacque a Napoli, nel 1740, probabilmente da genitori di origine inglese. Londra e Napoli sono le due città a cui rimase sempre legato durante la carriera artistica, ma in particolare all’ambiente partenopeo, ritraendone i meravigliosi paesaggi. Il primo quadro eseguito fu proprio “Scena napoletana” del 1756 anno che segna l’esordio come pittore del Fabris mentre l’altro dipinto, “Pellegrinaggio al santuario della Madonna dell’Arco”,risale all’anno della sua morte, 1792, avvenuta a Napoli.
Durante gli inizi si suppone che si sia ispirato a Carlo Bonavia e Gabriele Ricciardelli, per poi abbracciare il vedutismo di Antonio Joli. Sebbene si sia sottolineato che le scene preferite del Fabris furono le vedute napoletane e le scene popolari, si ha notizia anche di due tele sacre “S.Francesco d’Assisi” e “S.Antonio da Padova” collocate nella chiesa di S. Chiara a Bari, per la cui realizzazione sicuramente Fabris s’ispirò a Francesco Celebrano e Fedele Fischetti.
Fra gli altri quadri più noti citiamo: “Venditori di cocomeri presso il porto” 1757, “Colazione in riva al mare” e “Colazione sulla spiaggia di Posillipo” 1766, “Ferdinando IV di Borbone alla caccia del cinghiale” 1773 (in cui è presente l’autoritratto dell’artista) e “Scene di vita popolare sulla spiaggia di Posillipo” 1778.
E’ particolarmente noto il dipinto con l’eruzione del Vesuvio del 1767, mentre fra il 1776 ed il 1779 realizzò ben cinquantasei illustrazioni ad incisione, aventi tema “I vulcani del Regno delle Due Sicilie”, per un trattato di Lord William Hamilton. Fra le esposizioni invece ricordiamo quella avvenuta a Londra nel 1768 alla Free Society e nel 1772 nella Society of artist.
Lo stile dei quadri di Pietro Fabris è inconfondibile: monumentalità della natura e delle costruzioni dell’uomo, ariosi paesaggi rigorosamente partenopei, pennellate delicate e colori tenui che formano un armonioso insieme che sembra prender vita. Meno note sono le scene bambocciantie le scene di folklore, dipinti commerciali destinati alla vendita.
Attualmente le sue opere d’arte sono sparse in varie collezioni, pubbliche e private, negli USA ed in Italia.