Osvaldo Borsani
(1911 Varedo - Milano 1985)
Nato a Varedo, nella provincia di Monza e Brianza, Osvaldo Borsani ha seguito le orme di suo padre, Gaetano Borsani, che aveva fondato un'azienda di mobili nel 1926 chiamata Arredamento Borsani. Nel 1933 Osvaldo ha iniziato a lavorare nell'azienda di famiglia, dove ha sviluppato la sua passione per il design e l'architettura. Nel 1940, Osvaldo e suo fratello Fulgenzio hanno fondato una propria azienda, la Tecno, specializzata nella produzione di mobili moderni. Il lavoro di Borsani ha rappresentato una combinazione di funzionalità, innovazione tecnologica e design elegante. Tra le sue creazioni più famose si possono citare la poltrona P40, progettata nel 1955, che offre molteplici posizioni reclinabili, e la sedia D70, con un design a schienale curvo. Nel corso degli anni, Borsani ha collaborato con numerosi altri designer e architetti, tra cui Eugenio Gerli, Carlo De Carli e Marco Zanuso.
Borsani ha anche lavorato come architetto, progettando edifici come il palazzo dell'UNESCO a Parigi, il quartier generale della RAI a Roma e la sede della Banca Nazionale del Lavoro a Roma. Nel corso della sua carriera, Borsani ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui il Compasso d'Oro nel 1955 e il Good Design Award nel 1957.
Osvaldo Borsani è scomparso nel 1985, ma il suo lavoro continua ad essere apprezzato e studiato nel campo del design d'interni e del mobile moderno.
Ph. ©Roberto Zabban