Oscar Hermann Lamb fu un grande pittore e ritrattista italiano, di origine cecoslovacca.
Nato a Trieste il 28 novembre 1876, come di consueto accadeva per molti artisti triestini dell’epoca, studiò disegno a Monaco, ove rimase per due anni (1895 e 1896) che furono fondamentali per la sua carriera di pittore. Proseguì quindi gli studi a Roma, presso l’Accademia inglese, dove subì una forte influenza dall’arte classica italiana. Dal 1903 decise invece di trasferirsi definitivamente a Vienna, città da lui molto amata ed in cui realizzò gran parte dei suoi dipinti.
Fu qui, tra l’altro, che conobbe lo scultore nonché suo compaesano Alfonso Canciani, col quale instaurò un rapporto di profonda amicizia, ed a cui dedicò un famoso ritratto. In quello stesso anno realizzò inoltre uno dei suoi primi lavori, uno tra i dipinti più beli e ricchi di interesse, I fonditori, noto anche come Operai della Ferriera, in cui ben si nota la tecnica dei colori divisi tipica del Neoimpressionismo.
Il suo talento e le sue capacità gli permisero di realizzare numerosi dipinti, puntualmente espostinelle città che maggiormente lo formarono, specialmente a Trieste e Vienna. Figura archetipica di gran parte delle sue raffigurazioni è quella della donna: sensuale ma elegante, raffinata, mai volgare, a tal proposito si ricordano opere come L’Amazzone, Isabella, Coppa Verde, Danzatrice, Le vergini delle rocce, Il bagno della dea.
Negli ultimi anni, grazie anche ai colleghi e concittadini Ugo Flumiani e Guido Grimani, si interessò ai paesaggi marini di Trieste, che raffigurò in alcuni suoi dipinti. Si spense nell’amata Vienna nel 1947, all’età di 71 anni.