Orest Adamovic Kiprenskij, nato il 24 marzo 1782 a Koporje, è stato un famoso pittore, ritrattista ed incisore russo.
Nel 1788, all’età di soli 6 anni, entra a far parte dell’Accademia Imperiale di Belle Arti di San Pietroburgo, presso la quale studierà e si formerà dal punto di vista artistico fino ai primi anni del 1800.
Qui diviene allievo di alcuni illustri pittori russi dell’epoca, come Dmitrij Grigorevich Levickij, Gabriel François Doyen e Ugriumov, che eserciteranno su di lui e sui suoi primi dipinti una discreta influenza dalle caratteristiche tipiche del Romanticismo.
Qui, nel 1804, realizzò un famoso ritratto del padre adottivo Adam Schvalber, mentre un anno dopo, nel 1805, vinse un premio molto importante, la Medaglia d’Oro Maggiore per il quadro Il principe Dmitri Donskoi dopo la battaglia di Kulikovo, che gli permise di studiare ed impratichirsi di arte all’estero, in Europa. Nel 1812 diventa membro dell’Accademia Imperiale di Belle Arti di San Pietroburgo.
Inizia quindi a viaggiare, affermandosi artisticamente in città come Mosca, San Pietroburgo, per poi stabilirsi per qualche anno in Italia, a Roma e Napoli, tra il 1816 ed il 1822, dove studia il lavoro di importanti artisti come Antonio Canova, Vincenzo Camuccini e Bertel Thorvaldsen, che lo porteranno ad avvicinarsi alla corrente del Neoclassicismo, in contrapposizione col caldo stampo romantico che lo caratterizzò in gioventù. Adotta inoltre alcune tematiche classiche, che lo porteranno a realizzare dipinti antichi come Giovane Giardiniere, Fanciulla con la ghirlanda di fiori, Zingara, e soprattutto La tomba di Acheronte, uno dei suoi lavori più celebri.
Nel 1831 ottiene una cattedra come insegnante presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Muore di polmonite il 17 ottobre 1836 a Roma.