Mauro Reggiani nasce a Nonantola, in provincia di Modena l’11 agosto 1897, muore a Milano, il 20 maggio 1980, è stato un noto pittore italiano.
Studiò alle accademie di Modena prima e di Firenze dopo e nel 1924 si stabilì definitivamente a Milano. Successivamente alla prima guerra mondiale conobbe e strinse rapporti di amicizia con i pittori Carlo Dalmazzo Carrà, Pietro Marussig e Achille Funi.
A Parigi, Nel 1926 e nel 1930, conobbe anche Magnelli, J. Gris e H. Arp che ebbero un ruolo molto importante per la sua formazione. Dopo un esordio figurativo, nel 1934, interessato fortemente a nuove aperture artistiche e della cultura avanguardistica, fu uno tra i firmatari del manifesto dell’astrattismo italiano.
Nel 1935 aderì ad Abstraction-Création e, nei primi anni Cinquanta, a MAC. Nel 1934 partecipò, alla Galleria del Milione a Milano, alla prima mostra dell’astrattismo italiano.
Nel 1935, a Torino espose nella galleria di Casorati e di Paulucci. Da questo fino al secondo conflitto bellico partecipò alle maggiori rassegne nazionali e internazionali. Poi, a guerra finita, ritornò nella sua Milano per esporre con il gruppo di Gillo Dorfles, Bruno Munari, Manlio Rho, Mario Radice, Atanasio Soldati.
Nel 1960 a New York partecipò alla Mostra storica dell’Astrattismo Construction and Geometry in Painting e nel 1965 venne premiato alla Biennale di Venezia e partecipò vincendo il primo premio alla Quadriennale d’Arte di Roma.
Mauro Reggiani divenne uno degli esponenti più importanti e rinomati del momento. La sua visione astratta e coerente e in continua evoluzione che rifiutava ogni compiacimento decorativo e le sue rappresentazioni, sono esaltate dalla fantasia e dall’originalità.