Pittore italiano nato a Como nel 1898, Radice Mario si avvicinò al mondo della pittura come autodidatta e ciò gli permise di entrare in contatto con personalità emergenti come M. Rho e G. Terragni con i quali ebbe modo di condividere la sua passione per l’arte e per le sue ricerche rivolte all’astrazione geometrico-costruttivista, che si concretizzarono nell’opera Ritratto segreto del 1936.
Radice rientra in quelli che presero il nome di astrattisti comaschi che riuscirono a rappresentare in modo creativo lo stile italiano alle avanguardie europee. Fu particolarmente attratto dai problemi dell’architettura razionalista e fu tra i primi pittori italiani ad abbandonare gli schemi del Novecento, prendendo così parte ai primi fermenti della pittura astrattista.
La sua fame raggiunse livelli internazionali in poco tempo, conquistando un ruolo di rilievo nella realtà artistica del tempo grazie anche alla sua intelligenza e la sua creatività fuori dal comune. Collaborò alla fondazione della rivista Quadrante e nel 1934 prese parte alla mostra alla Galleria del Milione a Milano. Riuscì ad ottenere sia alla Biennale di Venezia del 1958 che alla Quadriennale di Roma una sala personale nella quale esporre le sue opere di maggior rilievo.
Noti sono anche i suoi affreschi nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Carbonate quali La nascita della Madonna e della Presentazione al Tempio di Gesù. Fu autore insieme a Cesare Cattaneodella Fontana di Camerata, realizzata originariamente per il Parco Sempione del 1936 ma che poi fu distrutta durante la guerra e poi nuovamente ricostruita a Como nel Cinquanta. Morì a luglio nel 1987.