Giovanni Battista Lelli, nato a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, il 21 giugno 1827, è stato un pittore italiano, particolarmente noto per i suoi paesaggi.
Nato in una famiglia benestante, da giovane ebbe una vita militare piuttosto attiva, partecipando, tra l’altro, ad alcune delle campagne garibaldine.
Nella sua pittura ebbe una vera e propria predilezione per i paesaggi: nato nel Nord Italia, realizzò molti dipinti antichi raffiguranti soprattutto la natura ed i luoghi intorno alle Alpi, soggetto che riprese in parecchie delle sue opere. Dai suoi quadri e dal suo stile pittorico, si evince che l’influenza di alcuni famosi artisti suoi contemporanei, come Gerolamo Induno e Silvio Poma, anch’essi peraltro patrioti particolarmente attivi nella vita militare dell’epoca, lo segnarono in maniera profonda.
Espose i suoi dipinti antichi in parecchie mostre artistiche italiane di grande rilievo: le sue opere vennero esposte a Brera, presso l’Accademia e la Pinacoteca, poi a Torino, Milano, Roma. Fra i dipinti da lui realizzati, i cui soggetti furono praticamente relativi sempre, solo ed esclusivamente ai paesaggi, in una produzione che fu particolarmente felice e prolifica, si possono ricordare: Pella, Serenità Alpestre, Veduta di Borgo Lacustre, Figure e case sul lago di Como, Veduta del lago di Lecco nelle vicinanze di Varenna, Il Po a Vaccarizza, Il Sacro Monte di Varallo e molti altri.
Come insegnante di disegno e pittura, godette di notevole considerazione, tanto da annoverare tra i suoi discepoli alcuni di coloro che, di lì a qualche anno, divennero fra i migliori artisti del periodo, fra cui si ricordano Giuseppe Vigoni e Francesca Rognoni-Gratognini.
Si spense a Milano, il 13 aprile del 1887.