Pittore francese di un certo calibro, noto soprattutto per uno stile intimista e quasi minimalista, orientato quasi per tutta la vita alla rappresentazione di una realtà nuda e cruda, priva di fronzoli ed in un certo qual modo anche arida e fredda, Henri Le Sidaner nacque all’Isola Mauritius, il 7 agosto del 1872 e fu conosciuto ed apprezzato anche in altri paesi al di fuori della sua Regione.
Si può dire che l’artista non ebbe vita semplice: infatti, all’età di 19 anni, egli dovette affrontare uno dei dolori più gravi nella vita di una persona, la morte del padre, che lo segnò profondamente. Passò i primi anni della sua vita a Dunkerque, e proprio qui esplose il suo talento artistico, grazie al quale, tra l’altro, egli poté ottenere una borsa di studio che gli consentì di studiare a Parigi.
Parigi in quegli anni era un punto di riferimento per una corrente artistica in particolare, l’Impressionismo: le opere dei grandi esponenti di questo movimento artistico, fatto di pittura en plein air e di rivisitazione degli spazi esterni, lo influenzarono particolarmente.
Si trasferì a Étaples nel 1885: qui ebbe la possibilità di fare la conoscenza di altri pittori, ma mantenne sempre un certo riserbo ed una sorta di solitudine che caratterizzò poi gran parte delle sue opere e dei suoi dipinti.
Fu anche in Italia, nel 1892; poi, nel 1894, tornò a Parigi, dove poté conoscere diversi artisti come Émile Verhaeren e Georges Rodenbach.
Dopo un breve soggiorno in Belgio, si trasferì a Versailles dove rimase per il resto della sua vita.
Morì invece a Parigi, dove si era recato per un breve viaggio, il 16 luglio del 1939, colpito da infarto.
Tra i suoi dipinti più degni di nota si ricordano: Un canale di Bruges all’alba, Il padiglione francese al Trianon, Il Dessert, Le persiane chiuse, Il padiglione nelle rose.