Joseph Anton Koch, nato a Elbigenalp, in Austria, il 27 luglio 1768, fu un noto pittore, incisore e paesaggista, tra i più importanti esponenti dell’arte neoclassica, per poi abbracciare, raggiunta una certa maturità artistica, il movimento romantico tedesco.
Le sue furono umili origini: figlio di agricoltori, nacque e visse in un piccolo villaggio situato nei pressi di Elbigenalp, dove coltivò l’amore per la natura e per quei paesaggi che rappresenterà sovente nei suoi dipinti antichi.
Segnalatosi fin da giovane per un importante talento artistico, grazie alle raccomandazioni del vescovo di Augusta Clemente Venceslao di Sassonia, che gli permise di impratichirsi dapprima nel seminario di Dilligen e, in seguito, nella bottega di un artista e scultore di Augusta, ricevette un’educazione accademica presso la Karlsschule di Stoccarda, a partire dal 1785. Nel 1791, a seguito della Rivoluzione Francese, senza aver ancora terminato gli studi, lasciò l’Accademia per abbracciare le idee giacobine, viaggiando tra Francia e Svizzera.
Nel 1794 vinse un’importante borsa di studio, che gli permise di visitare alcune città italiane come Bologna, Firenze, Salerno e Napoli, stabilendosi infine a Roma nel 1795, dove si integrò perfettamente e restò per diversi anni. Qui strinse amicizia col pittore e disegnatore Asmus Jacob Carstens e con lo scultore danese neoclassico Bertel Thorvaldsen, che lo influenzarono fortemente nella scelta di soggetti a carattere prettamente biblico, mitologico e dantesco. Qui si sposò e mise su famiglia, e diventò a sua volta maestro di giovani artisti tedeschi che, pochi anni dopo, grazie anche ai suoi insegnamenti, ottenne fama internazionale, come Johann Friedrich Overbeck, Peter Von Cornelius, Philipp Veit, Franz Pforr e molti altri.
Trasferitosi a Vienna nel 1812 per un breve periodo, venne influenzato da Friedrich Schlegel, che lo portò a maturare uno stile più freddo e duro, mentre nel 1815 fa ritorno a Roma, dove ottenne la celebrità per alcune illustrazioni e dipinti antichi aventi come tema principale la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Il pittore si spense a Roma il 12 gennaio 1839.