Nato il 5 maggio del 1869 a Firenze, che all’epoca era la capitale dell’Italia, Giorgio Kienerk è stato un famoso pittore, paesaggista ed illustratore italiano, impegnato anche nel campo della scultura.
Fu il padre, Marco, impiegato di origine svizzera, ad accorgersi per primo del talento precoce del figlio Giorgio, e ad indirizzarlo verso studi che potessero valorizzare la sua vocazione artistica.
Affidato quindi, a partire dal 1882, all’amico di famiglia Adriano Cecioni, noto scultore, pittore e scrittore toscano, il giovane Kienerk apprese i primi rudimenti dell’arte, vivendo un biennio importante per la sua formazione artistica, un periodo che però fu di breve durata, in quanto Cecioni si spense improvvisamente soltanto due anni dopo, nel 1884.
Proseguì quindi gli studi presso Telemaco Signorini, importante pittore macchiaiolo, col quale strinse anche un bel rapporto di amicizia, e che, una volta raggiunto il successo, fu tra i maggiori estimatori dei suoi dipinti.
Negli ultimi anni del 19° secolo strinse forti legami con alcuni colleghi pittori, tra i quali Mario Puccini, Oscar Ghiglia, Plinio Nomellini, Ludovico Tommasi, Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd, dando vita ad un gruppo artistico del tutto autonomo ed innovativo, che passerà alla storia come gruppo dei Postmacchiaioli.
Fra i dipinti più famosi di Giorgio Kienerk, si ricordano un Autoritratto eseguito in gioventù, oltre ai quadri Fra gli asparagi, In riva all’Arno, San Martino d’Albaro, Sera, campagna toscana, dove si evince un suo forte interesse nei confronti della natura e dei paesaggi. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 inizia invece una collaborazione con alcune riviste fiorentine come Fiammetta e Il cavalier cortese, che lo vide coinvolto nella realizzazione di alcune illustrazioni su svariati temi.
A partire dal 1905 ottenne una cattedra come insegnante e direttore della Civica Scuola di Pittura di Pavia, ruoli che ricoprirà per trent’anni. Si spense a Fauglia, il 15 febbraio del 1948.