Nato nel 1743 a Parigi, Jules César Denis Van Loo è stato un grande pittore paesaggistico molto apprezzato, discendente da una famiglia di pittori di origine fiamminga, come si intuisce dal cognome, i cui massimi esponenti furono lo zio Jean-Baptiste ed il padre Charles-Andrè. Molto legato anche all’Italia, date le origini della madre Maria Cristina Somis, soggiornò diversi anni a Roma e Torino.
Tra le opere più conosciute di Jules Van Loo troviamo la rappresentazione paesaggistica dei dintorni di Parigi raffigurati con un clima poco favorevole, come “Tempesta notturna” e “Paesaggio tempestoso con viandanti presso una fattoria”, che gli hanno valso un posto all’Académie royale de peinture et de sculpture.
Successivamente trasferitosi a Torino, lavorò presso la corte piemontese e molto influenzato dalle rappresentazioni invernali di Francesco Foschi, si è specializzato in paesaggi innevati: il capolavoro “Effetti di neve sulle rovine di una chiesa gotica con un ponte in lontananza”, accettato e premiato dal Salone di Parigi, oppure “Effetti di neve in paesaggio alpino animato da personaggi”.
Oltre a questi sono diverse le rappresentazioni dei dintorni di Torino degne di nota, caratterizzate da colori realistici e spettacolari: in “Il castello di Collegno con effetto di temporale” si riscontra la classicità settecentesca assieme ad una sensibilità che sarà poi tipica del romanticismo, senza dimenticare l’attenzione ai fenomeni climatici, tipica dell’artista.
L’interesse per la realtà e la topografia dei luoghi lo portano a raffigurare “Dintorni di Torino con effetto d’aurora”, una veduta nitida e ricca di dettagli con la struttura architettonica del ponte e contrasti di luce ed ombra che aiutano a creare un’atmosfera sentimentale e coinvolgente.
Jules César Denis Van Loo muore nella città natale, Parigi, nel 1821, ricordato non solo come pittore paesaggista, che rimane comunque sua caratteristica principale, ma anche come buon ritrattista.